
24 Feb Le frodi alimentari
Le frodi alimentari
Il termine “frode alimentare” indica, in modo generico, la produzione, detenzione, commercio, vendita o somministrazione di alimenti non conformi alle leggi vigenti. Le frodi alimentari sono identificate all’interno di due macro-categorie:
1) frodi sanitarie, che costituiscono una minaccia per la salute del consumatore rendendo potenzialmente o sicuramente nocive le derrate alimentari;
2) frodi commerciali, comprendenti le azioni fraudolente sugli alimenti (o sulle loro confezioni) che favoriscono illeciti e profitti a danno del consumatore, senza arrecargli necessariamente danno alla salute.
In base agli effetti esercitati sulla composizione e/o sull’aspetto dell’alimento, le frodi alimentari si distinguono ulteriormente in:
1) frodi sulla qualità intrinseca del prodotto (alterazioni, adulterazioni e sofisticazioni);
2) frodi riguardanti la commercializzazione del prodotto (falsificazioni e contraffazioni).
Alterazioni: modifiche delle caratteristiche chimico-fisiche e/o organolettiche di un alimento, dovute a processi degenerativi spontanei, determinati da errate modalità di conservazione Esempi: latte fresco venduto cagliato, vino inacidito o olio rancido.
Adulterazioni: comprendono tutte le operazioni che alterano la struttura originale di un alimento mediante sostituzione di elementi propri dell’alimento con altri estranei, allo scopo di ottenere un profitto. Esempi sono l’aggiunta di acqua al latte o l’aggiunta di alcol metilico nel vino.
Sofisticazioni: consistono nell’aggiunta all’alimento sostanze estranee alla sua composizione con lo scopo di migliorarne l’aspetto o di coprirne i difetti. Esempi sono: l’aggiunta alle carni di solfiti per ravvivare il colore.
Falsificazioni: consistono nella sostituzione di un alimento per un altro. Esempi sono la margarina venduta per burro.
Contraffazioni: consistono nella realizzazione un alimento in modo artificiale con sostanze diverse o procedimenti differenti dalla normale produzione. Rientrano in questa categoria anche le contraffazioni di marchi ed etichette. Esempi sono miele estero venduto come 100% italiano.
Le frodi sanitarie sono regolamentate dal punto di vista normativo dal Codice penale (es. Articolo 440). Ad oggi, purtroppo, quasi tutti gli alimenti sono oggetto di manipolazioni illegali. Il più recente report dell’ICQRF (anno 2018) riporta un totale di 54.098 controlli antifrode, con 25.000 operatori e 53.000 prodotti ispezionati e controllati. Sono stati sequestrati un totale di 17.588 prodotti alimentari, per un totale di 21.814.136 euro.
Fonti
Ministero della Salute – Polizia sanitaria
Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali – ICQRF – Report attività 2018
Semeraro A.M. (2011) Frodi alimentari: aspetti tecnici e giuridici. RDLMLV V. 10 N. 2, DOI: https://doi.org/10.13130//3190